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Violenza di genere, incontro con la Polizia di Stato per le classi terze dell’Istituto

Attività di formazione e informazione con l’Ispettore Emanuela Culotta e il Sovrintendente Capo Giovanni Cardella

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Un sincero apprezzamento va all’Ispettore Emanuela Culotta e al Sovrintendente Capo Giovanni Cardella, operanti presso il Commissariato Polizia di Stato di Bagheria, per essersi resi disponibili ad incontrare giovedì  23 novembre 2023 gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto, nell’ambito delle iniziative di sensibilizzazione e di informazione  previste sul  tema  della violenza  contro le donne e della violenza di genere. Ha moderato l’incontro la prof.ssa Terranova M, referente all’Educazione alla Legalità.

Dopo i saluti del Dirigente Scolastico Giuseppe Carlino, una rappresentanza di alunni della classe 2D della scuola secondaria di primo grado, coadiuvata dalla prof.ssa Li Vecchi A., ha aperto l’incontro con un momento particolarmente significativo in memoria delle vittime di femminicidio, donando anche all’Ispettore e al Sovrintendente Capo una spilla realizzata con un papavero rosso in carta crespa, fiore scelto come  simbolo di libertà.  Una forte commozione ha suscitato tra i presenti l’intervento delle alunne Clara e Federica della classe 3D della scuola secondaria di primo grado in ricordo della diciassettenne Roberta Siragusa uccisa a Caccamo nel 2021. 

Successivamente hanno preso la parola l’Ispettore Culotta E. e il Sovrintendente Capo Cardella G.. Gli ospiti hanno instaurato un dialogo costruttivo con gli alunni utilizzando un linguaggio semplice e adatto alle loro fasce d’età. Si è parlato di Codice Rosso, una legge che mira a garantire maggiore tutela alle vittime di violenza domestica e di genere, degli strumenti che permettono alle forze dell’ordine di prevenire la violenza e di intervenire più prontamente, con particolare riferimento all’app YouPol, realizzata dalla Polizia di Stato per facilitare le richieste d’aiuto. I fenomeni del cyberbullismo legati alla violenza di genere hanno catturato l’attenzione dei ragazzi, resi consapevoli che la rete è una grande risorsa ma solo se utilizzata correttamente. Ampio spazio è stato dedicato alle molestie verbali quali fischi, complimenti e allusioni sessuali che possono avere conseguenze psicologiche e all’importanza del riconoscimento dei segnali di violenza di genere sia nei comportamenti che nel linguaggio per potersi tutelare da questo fenomeno. Diversi i riferimenti a fatti realmente accaduti e alle modalità di intervento. 

L’incontro ha dato luogo a momenti di scambio e di interazione durante i quali i ragazzi hanno dimostrato interesse e sensibilità per le tematiche affrontate e grande ammirazione per l’operato della Polizia di Stato.